lunedì 30 maggio 2011

Biancaneve

Salve, da quanto tempo!

Torno dopo un periodo intensissimo di impegni lavorativi e personali e di dolci ;)
In realtà vorrei riuscire a fare molte più cose di quante già non ne faccia, ma me ne devo fare una ragione che la mia giornata, come quella di chiunque altro è fatta di sole 24 ore!

Giovedì scorso abbiamo festeggiato i 3 anni della nostra nipotina! Se penso che è passato già così tanto tempo da quella notte passata in ospedale, attendendo di udire i suoi vagiti dalla porta... mamma mia che emozione poterla stringere così piccola tra le nostre braccia. Ed ora è già una bimbetta che il sabato non vede l'ora che la zia finisca di pranzare (anzi già dopo il primo attacca: "zia hai finito? ti sto appettando! ti stai sbrigando? andamo?") per poter giocare con lei.

Per questo suo compleanno la sua mamma aveva scelto, come tema, Biancaneve ed ovviamente io mi sono proposta di preparare la torta, non immaginando di doverlo fare in una delle settimane più intense degli ultimi mesi :s
Così mi sono ritrovata, giovedì alle 14 a dover realizzare ancora gran parte del lavoro, dopo giorni che mi alzavo alle 5:30 e che non staccavo neppure per pranzo!
Alla fine, il risultato non è stato quello che avevo immaginato per mesi, ma la gioia della mia nipotina che, noncurante dei suoi amichetti, mi è venuta cercare mentre finivo di decorare i dolcetti e con la voce piena di curiosità mista a sorpresa mi ha detto:" zia Michelina mia, che fai? Ti aiuto?!" mi ha ripagata della stanchezza e della mia parziale insoddisfazione.

A causa della stanchezza ho dovuto cedere la macchina fotografica al marito che purtroppo è un pò tanto testardo e non ascolta per nulla i miei consigli...


   

un pò dei biscotti preparati per i bimbi... mele rosse stregate



 i diamanti, direttamente dalla miniera dei sette nani e cupcakes con le faccine dei personaggi dipinte




ovviamente sono andate a ruba ed ho fatto in tempo solo a salvare Biancaneve per la festeggiata che prontamente, dopo aver tolto la cialdina a provveduto a leccare tutto il frosting dal cupcakes facendo diventare il suo visino una maschera di cioccolata :D


infine la torta, docorata con piccoli fiorellini rossi e bianche sfumati, qualche farfalla e un bel nastro rosso, a richiamere i colori dominanti... e ovviamente la protagonista della fiaba!





domenica 1 maggio 2011

C'era una volta... le mie prime uova di Pasqua


Mi sembra quasiche sia passato un mese, invece, solo sette giorni fa festeggiavameno la Pasqua. Lo so, sono un pò in ritardo, come al solito, ma permettetemi di raccontarvi questa storia ;)



C'era una volta un paese lontano lontano, chiamato il Giardino delle uova, dove in primavera, fiorivano tantissime uova di cioccolata.
La fata pasticcera, ogni anno, aspettava con ansia l'equinozio di Primavera per poter indossare il suo grembiulino e, mestoli e cucchiai alla mano, iniziare a preparare la magica pozione che faceva fiorire le uova.
Il processo richiedeva tanta attenzione e la fata pasticcera, in realtà un po' pasticciona, aveva bisogno di tutta la sua concentrazione per poter eseguire, anno dopo anno, il procedimento nel modo giusto.
Innanzitutto si muniva di un grande pentolone con dell'acqua che metteva a scaldare sul fuoco. In un pentolino più piccolo poneva l'ingrediente fondamentale: cioccolato fondente puro, che lasciava sciogliere lentamente a bagnomaria, facendo bene attenzione che il pentolino non venisse a contatto con l'acqua e che questa non bollisse. Si muniva di uno starno strumento chiamato termometro col quale verificava la temperatura raggiunta, via via, dal cioccolato sciolto. Appena raggiungeva i 50°, infatti lo toglieva prontamente dal fuoco, immergendo il pentolino in una grossa ciotola piena di acqua fredda. Non appena la temperatura del cioccolato calava sino a 28° rimetteva il pentolino sul fuoco, portando il cioccolato a 32°.




Sul tavolo, aveva già preparato lo stampo per le uova, ben pulito e asciutto e prontamente iniziava a versarvi alcune cucchiaiate di cioccolato, facendo poi ruotare delicatamente lo stampo, al fine di rivestirlo uniformemente di cioccolato. Quindi metteva a raffreddare mezz'ora in frigorifero.



Tirato fuori lo stampo, otteneva delle lucidissime uova di cioccolato, che riempiva con allegre sorprese per i bambini che fossero andati a far visita agli abitanti del Giardino delle uova.




Al Giardino delle uova potevano arrivare solo i bambini più buoni, che dopo giorni di cammino, attraverso foreste popolate da coniglietti di cioccolata e agnellini di pasta di mandorle, giungevano in una radura abitata dai guardiani del Giardino delle uova, una tenera e dolce famiglia di uova ricoperte di narcisi, bucaneve e profumati mughetti, le prime a fiorire non appena le nevi si scioglievano! Il loro inebriante profumo annunciava a grande distanza che si era prossimi alla meta.







Arrivati alla radura si era certi di essere ormai giunti al Giardino delle uova... un paradiso in cui l'aroma della cioccolata più pura si confondeva col profumo dolce delle rose, le principesse del Giardino delle uova!



Era un posto tranquillo, in cui la vita seguiva il corso delle stagioni e in cui le uova vivevano in piena armonia, circondate da delicate farfalle che si posavano sui fiori più belli del Giardino.



Ma un brutto giorno, non si sa bene ancora come, piombarono nel tranquillo Giardino delle uova, due malvagie pecore nere, affamate di tutto ciò in cui scorresse linfa e cioccolata.



Le povere uova provarono a resistere, ma non erano certo abituate a fronteggiare simili pericoli, così le malvagie pecore riuscirono a catturarle tutte quante e a divorarle in un sol boccone con ingordigia.



Le pecore nere divennero grosse e panciute per tutto quel gran banchetto!



Ma, siccome nel Giardino delle uova non c'è storia senza lieto fine, la loro pancia divenne così grande che ben presto scoppiò!
Delle pecore non c'era più nessuna traccia, ma lo scoppio aveva disperso tutti i semi dei fiori e così l'anno seguente, fiorirono tantissime uova coperte da splendide rose e delicati fiorellini, e le farfalle tornarono a posarsi sui loro boccioli… e i bambini tornarono a gustare le loro uova fiorite!



























Con questo post partecipo al contest di AlCioccolato, tramite il blog Dolciagogò